Tornando al tempo della presenza consapevole
Lo scenario economico, sociale e ambientale in cui ci troviamo oggi evidenzia la necessità di ridisegnare gli attuali modelli di produzione e consumo per uno sviluppo più sostenibile. I modelli economici lineari, improntati al mantra “exploit-make-throw”, si sono rivelati non solo economicamente meno efficienti del previsto, ma anche dannosi per il tessuto sociale e ambientale, alimentando conflitti, esclusione e costi economici inutili .
Nell'era delle massime prestazioni e della resa istantanea, dove siamo tutti connessi ma pochi sono veramente uniti, un aspetto è stato pericolosamente trascurato: riscoprire il tempo della presenza, della bellezza e della consapevolezza.
C'è bisogno di più cura, intesa come interesse attivo, come cura e sollecitudine per chi e cosa ci circonda: benessere psico-fisico personale, relazioni di vicinato, rigenerazione di contatti reali, per riscoprire il tempo per vivere l'ambiente rurale e urbano spazi. Tutti aspetti che possono creare un riverbero positivo sulla dimensione economico-produttiva e renderla veramente sostenibile.
Economia della bellezza: un'economia che rigenera individui, società ed economie locali
Sostenere l'economia della bellezza significa prendersi cura del patrimonio naturale, culturale, storico, paesaggistico, enogastronomico e umano di un territorio. Significa assumere atteggiamenti che sappiano valorizzare quegli aspetti che, oltre ai benefici diretti per l'individuo, incidono positivamente sull'intera comunità, sul territorio e sul settore economico. Oggi questa mentalità è stata istituzionalizzata con l'approccio One Health, che riconosce quanto strettamente interdipendente sia la salute umana, animale e vegetale. Tuttavia, non è altro che l'eredità dell'antica saggezza mediterranea, che ha riconosciuto che la Natura ha i suoi ritmi ed è il suo rispetto che garantisce la qualità nutrizionale e la salute umana.
Dati e statistiche parlano da soli: il deterioramento dello stato di salute mentale e l'erosione della coesione sociale sono percepiti come tra le minacce più preoccupanti per il mondo nei prossimi due anni, al pari delle preoccupazioni relative ai cambiamenti climatici, riferisce il Rapporto sui rischi globali 2022. Questa è una sfida che colpisce duramente anche il nostro Paese, e in particolare nei giovani e negli studenti, il più stressato e depresso d'Europa. Il ritorno a far rivivere gli spazi aperti, naturali e culturali, genera indubbi benefici. Oggi lo chiamiamo biophilia, che letteralmente significa amore per la vita, perché inconsciamente sappiamo che dove c'è verde e natura c'è vita; in passato si chiamava armonia.
Valorizzare questa bellezza, che solo nel nostro Paese è sintetizzata in un inestimabile patrimonio naturale, culturale, paesaggistico e storico, significa anche sostenere l'economia delle piccole e piccolissime imprese italiane che compongono il ricco tessuto urbano e rurale, la vera anima del nostro paese, che producono 17 percent of our GDP. Globally, too, investing in care brings economic rewards. Every dollar invested in sanitation efficiency corresponds to an economic return of $5.50 through reduced health care costs and increased productivity, reveals the World Health Organization (WHO). Reducing resource waste (such as food waste) also leads to proven economic improvements: according to the Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), la riduzione del 21% dei rifiuti alimentari domestici nel Regno Unito ha innescato un ritorno economico di £ 250 per ogni sterlina investita nel piano nazionale di riduzione dei rifiuti alimentari.
Focusing on caring for natural resources, understood as common goods to be valued and protected rather than commodified, and putting the individual and his or her well-being back at the center is then beneficial for the economy as well as for the health and survival of ecosystems themselves.
Cura, cura e bellezza: i pilastri della strategia europea
Cura e bellezza rientrano nelle recenti misure e strategie adottate dall'Unione Europea per accelerare la transizione ecologica, climatica e sanitaria regionale. In particolare, la Commissione Europea, nell'attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile inseriti nell'Agenda 2030 (ed in particolare per l'attuazione dell'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile numero 3 – SDG3 sulla salute e il benessere) intraprende azioni per ridurre la mortalità materna e infantile, migliorare l'accesso delle donne all'assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva e raggiungere una copertura sanitaria universale.
L'UE è anche uno dei principali contributori alle iniziative sanitarie internazionali: dal 2002 l'UE si è impegnata più di 2,6 miliardi di euro al Fondo Globale per combattere l'AIDS, la tubercolosi e la malaria ed è attivamente impegnata nel rafforzamento dei sistemi sanitari regionali, combinando la titolarità nazionale e la coerenza regionale. Inoltre, un nuova strategia per l'assistenza e il trattamento a lungo termine è prevista l'adozione nel terzo trimestre del 2022 per rafforzare l'uguaglianza di genere e l'equità sociale attraverso servizi di assistenza accessibili e convenienti per i bambini e le persone che necessitano di assistenza a lungo termine.
La prova viene dallo sforzo europeo di includere il Indice di sviluppo umano (vivere una vita lunga e sana, essere informati e avere un tenore di vita dignitoso) come criterio ultimo per valutare lo sviluppo di un Paese.
Per quanto riguarda l'idea di bellezza, invece, la fase di co-design della Nuovo Bauhaus europeo è stato lanciato a gennaio 2021, con l'obiettivo di identificare e riflettere su soluzioni estetiche, sostenibili e inclusive per i nostri spazi e contribuire alla realizzazione del Green Deal. Il movimento mira a promuovere la collaborazione interdisciplinare per ripensare al modo in cui tutti gli ambienti sono progettati e costruiti, andando oltre la specificità dell'edificio e coinvolgendo conoscenze e pratiche interdisciplinari.
Quando la cura guida lo sviluppo
Future Food Institute è in prima linea in questa transizione verso il ripensamento dei parametri e degli standard di un buon vivere, della salute degli individui e dei loro ambienti, un nuovo umanesimo per lo sviluppo. Riportando la cura e la bellezza al centro, possiamo gettare i semi per una coscienza ecologica integrale e trasformare la catena alimentare in una catena del valore. Partendo dal cibo e dai valori che rappresenta, possiamo creare un ecosistema capace di realizzare forme di sviluppo realmente sostenibili, partecipate e integrali pensate per il bene collettivo attraverso modelli di prosperità inclusiva.
In Italia esiste un patrimonio artistico e culturale inestimabile composto da grandi opere e monumenti, ma anche da quelle trame nascoste nelle cucine, nelle piazze, nei borghi, nei microclimi, nella storia e nelle identità locali che contribuiscono a rendere il “Bel Paese” ricco di quelle sfumature e quei dettagli che fanno invidia al mondo. Una caratteristica inestimabile da preservare e proteggere, eppure così spesso sottovalutata, incompresa e sprecata.
Diffondere una nuova mentalità, quella di Prosperity Thinking, è un impegno che il Future Food Institute ha promosso sin dal suo inizio ricerca scientifica ma anche attuando sul campo una trasformazione reale, partecipata e integrale; attraverso eventi, incontri, dibattiti, come è successo su Giornata della gastronomia sostenibile o dentro Good After Covid dibattiti e quotidiani dal nostro Living Lab di Pollica.
Pollica (SA), a Comunità emblematica della Dieta Mediterranea dell'UNESCO, e la sua amministrazione sono un esempio virtuoso di come queste bellezze possano essere rese fruibili e accessibili, oltre che protette e curate. Un paese incastonato tra mare e montagna che di fronte a difficoltà come spopolamento e cambiamento climatico sceglie di rispondere con coraggio, continuando a investire nella cura del paesaggio, nella valorizzazione del patrimonio territoriale, nel miglioramento dei servizi e nella rigenerazione dei aree agricole per convincere le persone a rimanere e per attrarre forme di turismo lente e responsabili, per rigenerarsi e non per distorcere.
Un impegno, quello di Pollica, che ci ha affascinato e travolto, spingendoci a dare il nostro contributo con la Paideia Campus – un hub sperimentale dove le persone possono apprendere e sperimentare direttamente lo stile di vita mediterraneo. Pollica è così diventata un campus di rigenerazione a cielo aperto per favorire l'apprendimento sul campo, per insegnare che partendo dalla cura e dalla bellezza è possibile innescare processi e meccanismi trasversali a somma positiva capaci di rendere i patrimoni umani, culturali e naturali non solo vivo ma anche vivo.
Cura, bellezza e presenza tornano così alla ribalta anche durante la Settimana Europea dell'Agroalimentare, attraverso incontri, dibattiti, approfondimenti e progettualità vera e propria, come il Mediterranean Wine Art Festival, il One Health Approach applicato al Mediterraneo e la tutela delle filiere e nuovi paradigmi produttivi per la rigenerazione economica.
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