La sfida energetica: una transizione energetica costante
Il mondo intero ha ora aperto gli occhi sui danni che l'uso di risorse non rinnovabili (come petrolio e carbone) ha causato e sta causando. Tuttavia, la transizione verso la produzione di energia sostenibile e rinnovabile non può avvenire dall'oggi al domani. L'abbandono dei vecchi sistemi energetici da un giorno all'altro avrebbe gravi conseguenze sull'economia e sull'efficienza di tutti i settori.
Quello di cui abbiamo bisogno non è un salto improvviso, ma una transizione energetica costante verso sistemi più sostenibili. La transizione verso forme di energia rinnovabile dovrebbe essere un processo a lungo termine, più che un evento isolato. Un passo che deve essere compiuto il più rapidamente possibile, ma che tiene conto anche di tutte le componenti coinvolte e dell'impatto sull'ambiente e sulla società.
Perché l'energia è davvero importante?
Cambiare i nostri sistemi di approvvigionamento energetico e la nostra mentalità è fondamentale per il futuro del nostro pianeta e delle nostre comunità. A steady but rapid transition to sustainable forms of energy potrebbe contribuire a ridurre il nostro impatto sulla Terra e creare ecosistemi più resilienti e città sostenibili per le generazioni future. L'utilizzo di forme di energia rinnovabile è il primo passo verso la necessaria decarbonizzazione volta a ridurre massicciamente il numero di emissioni antropiche e ad abbracciare strategie di adattamento e mitigazione. Inoltre, consentirebbe, soprattutto in Europa, a riduzione della dipendenza dai fornitori di energia esteri contribuendo alla produzione locale e sostenibile. Infine, una transizione energetica aiuterebbe anche ad affrontare povertà energetica problemi che interessano alcune regioni europee e mondiali. Ciò è particolarmente evidente all'interno del sistema agroalimentare e della catena del valore che generalmente consumano quasi un terzo dell'energia globale disponibile.
La strategia energetica dell'UE
L'Unione Europea ha fissato obiettivi importanti per raggiungere un vero Green Deal Europeo, che richiedono tutti una transizione efficiente verso forme di energia sostenibili. Questi obiettivi a lungo termine mirano a far sì che l'Unione Europea raggiunga la neutralità climatica entro il 2050. A tal fine, la Commissione Europea sta lavorando per:
- Ridurre le emissioni, in particolare ridurre le emissioni delle auto del 55% e dei furgoni del 50% entro il 2030, ed entro il 2035 per ridurre a zero le emissioni delle auto nuove.
- Ridurre la dipendenza dai fornitori di energia stranieri, assicurandolo Entro il 2030 il 40% dell'energia europea proviene da fonti rinnovabili e che l'efficienza dell'energia utilizzata passa dal 32% al 36-39%.
FitFor55 è il pacchetto di misure che l'Unione ha adottato per raggiungere questi obiettivi. In particolare, queste misure servono a rivedere la legislazione degli Stati membri per favorire la vendita e l'uso di forme di energia rinnovabili e sostenibili. Inoltre, il piano mira ad aumentare l'efficienza dell'energia utilizzata, prestando particolare attenzione a quei settori che, dalle relazioni, sono in ritardo rispetto agli obiettivi. FitFor55 deve il suo nome all'obiettivo di voler ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 attraverso un processo di decarbonizzazione che contribuisce contemporaneamente al raggiungimento degli obiettivi dell'Accordo di Parigi di fermare l'aumento della temperatura globale.
Da oggi, quando si parla di energie rinnovabili, non ci si riferisce più solo all'energia solare o eolica, ma anche a nuove forme di produzione di energia che sono il risultato del progresso tecnologico e dell'idea di cooperazione intersettoriale. Oggi si parla, ad esempio, di agrovoltaico – dove sistemi agricoli e impianti fotovoltaici si fondono per creare un sistema simbiotico – o di biomasse e bioenergie che, secondo EU data, sono la fonte di energia rinnovabile più utilizzata (60 per cento) ma ancora largamente meno diffusa rispetto all'uso del petrolio o del carbone. L'utilizzo di queste nuove forme di energia rinnovabile può essere un ottimo strumento per raggiungere gli obiettivi europei se utilizzato in modo efficiente e diffuso, integrandosi anche con le strategie alimentari e di filiera italiane ed europee.
Infine, l'Unione Europea, sulla scia degli eventi che stanno devastando il territorio ucraino, ha deciso di premere sull'acceleratore lanciando il REPowerEU piano dello scorso marzo, che mira ad accelerare il processo di indipendenza dal gas russo attraverso la ricerca di nuove forme di energia sostenibili e rinnovabili ben prima del 2030. Nello specifico, i due obiettivi centrali del piano sono:
- la diversificazione degli importatori di gas attraverso diversi gasdotti e rotte e l'importazione e produzione di più biometano e idrogeno rinnovabile.
- la riduzione del consumo di combustibili fossili attraverso l'aumento dell'efficienza energetica e l'uso di forme di energia rinnovabili.
REPowerEU mostra la capacità dell'energia di attraversare i confini e plasmare le dinamiche della politica internazionale. L'energica posizione dell'Unione nei confronti delle azioni russe è solo un esempio di come il cambiamento della nostra mentalità e delle nostre pratiche verso azioni più sostenibili può essere utilizzato non solo per migliorare i nostri ecosistemi, ma anche come strumento diplomatico. Strategie coerenti e coese per un'Europa più verde stanno definendo il nuovo percorso delle politiche della Commissione europea.
Energia per nutrire la comunità
Il Future Food Institute accoglie con grande favore le idee e le proposte dell'Unione proponendo soluzioni concrete che contribuirà alla transizione energetica del nostro Paese e dell'intera Europa.
Pollica e il Campus Paideia rappresentano ancora una volta il laboratorio delle nostre attività. Insieme al sindaco Stefano Pisani, a “Comunità delle Energie Rinnovabili“ è stato sviluppato a Pollica. Riunendo il settore privato e quello pubblico nel processo di transizione energetica e fornendo stimoli per la creazione di nuove forme di aggregazione e governance nel campo dell'elettricità, dei trasporti sostenibili e persino del turismo sostenibile, il piano di transizione energetica andrà a beneficio non solo dei privati ma anche la comunità nel suo insieme.
Inoltre, Future Food investe in ricerca e sperimentazione, in particolare nella produzione di bioenergia. Anche in Cilento, precisamente a Poseidonia, nell'ambito del progetto “Pollica 2050 – Mediterranean Living”, abbiamo contribuito alla progettazione e realizzazione di un centro sperimentale per la produzione di energia dalla frazione organica dei rifiuti urbani e delle alghe. “Pollica 2050 – Abitare Mediterraneo” propone la regione Campania come modello globale di vita sostenibile e circolare. Per questo motivo, le iniziative di Test Farmers sostenute da Future Food esplorano le applicazioni dell'energia sostenibile in agricoltura e acquacoltura.
Future Food crede che la vera transizione energetica sia realizzabile solo attraverso l'educazione delle nuove generazioni. Non è solo importante trasmettere il significato di una vita sostenibile e circolare, ma anche fornire gli strumenti e le conoscenze per mettere in pratica questo stile di vita e questa mentalità rigenerativa. È per questo motivo che gli studenti delle scuole superiori hanno avuto la possibilità di incontrare il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, per porre domande e approfondire la complessità dietro la transizione energetica. L'istruzione e l'innovazione sono quindi due pilastri importanti per creare comunità energiche, resilienti, sostenibili e responsabilizzate.
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