comunità resilienti

Le comunità costiere sono le prime vittime dell'acidificazione degli oceani, dell'esaurimento degli stock ittici e delle pratiche marine non sostenibili. Negli ultimi 100 anni, la temperatura media della superficie degli oceani è aumentata progressivamente ogni decennio, con previsioni di un aumento di 1-4°C entro il 2100. Le attività di pesca e acquacoltura hanno dato lavoro a 59,6 milioni di persone solo nel 2016, l'85% delle quali viveva in Asia. Oltre alla vulnerabilità legata ai cambiamenti climatici e ai disastri naturali, l'attuale tasso di esaurimento degli stock ittici mette a rischio le comunità costiere in termini di sicurezza alimentare, poiché le proteine del pesce sono un alimento essenziale della loro dieta. Inoltre, come la pandemia globale ha reso ancora più evidente, la maggior parte della popolazione costiera non è in grado di coprire il proprio fabbisogno alimentare con alimenti prodotti localmente, essendo dipendente dal mercato alimentare internazionale e dalla potenziale interruzione del commercio alimentare.

[Acqua]: Gli studi confermano che le temperature tropicali della superficie del mare possono accelerare gli eventi di inondazione intensa e gli uragani, che a loro volta danneggiano le infrastrutture idriche e igieniche delle comunità. Inoltre, l'aumento dell'innalzamento del livello del mare, le inondazioni e l'eccessivo pompaggio delle acque sotterranee, che rappresentano la fonte primaria di acqua dolce per oltre un miliardo di persone che vivono nelle regioni costiere, aumentano le possibilità di intrusione di acqua salata negli acquiferi costieri.

[Paesaggio Alimentare Mediterraneo]: I minerali come il calcio, il fosforo, lo zinco, il selenio, il ferro e lo iodio presenti nei prodotti marini sono abbondanti nella maggior parte degli alimenti acquatici e il pesce può svolgere un ruolo estremamente importante come ottima fonte di nutrienti essenziali, in particolare come fonte di micronutrienti, laddove altri alimenti di origine animale sono carenti.

[Nutrizione per Tutti]: I pesci sono le maggiori fonti di mercurio per gli esseri umani attraverso il consumo di pesce, soprattutto quando si opta per i grandi pesci predatori, come il tonno o la rana pescatrice. Anche la plastica rappresenta un'altra sfida che incide sull'apporto proteico derivante dal cibo oceanico: la produzione globale di plastica supera i 300 milioni di tonnellate ogni anno, mentre 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono ogni anno nei nostri oceani, Artico compreso.

[Humana Communitas]: Tra i 100 e i 300 milioni di persone che vivono nelle aree costiere sono a rischio, a causa della perdita di protezione degli habitat costieri, come lo sbiancamento delle barriere coralline, che proteggono le coste dalle inondazioni e dall'erosione costiera. Allo stesso modo, i coralli forniscono alle comunità cibo e composti medicinali. Trasformando i loro beni e servizi ambientali in termini economici, i coralli valgono 9.900 miliardi di dollari all'anno.

 

I partecipanti analizzeranno i concetti di resilienza e comunità costiere resilienti, ma anche il degrado dell'ambiente marino, la contaminazione da mercurio e plastica, i rimedi di mitigazione & adattamento e di intrusione di acqua salata nei sistemi d'acqua dolce. Verrà inoltre prestata un'attenzione specifica al processo decisionale inclusivo come forma di rafforzamento della resilienza.