Negli ultimi 50 anni, il riscaldamento degli oceani rappresenta la causa principale del riscaldamento del Pianeta. Le acque più calde accelerano il tasso di scioglimento delle calotte glaciali, aumentano i livelli di mercurio nelle acque, alterano le principali correnti oceaniche e ampliano il fenomeno dell'acidificazione degli oceani. Negli ultimi 30 anni l'acidità media degli oceani è aumentata del 26%, mentre le previsioni prevedono un aumento del 100-150% entro la fine del secolo. Gli studi confermano inoltre che le acque più calde e gli alti livelli di anidride carbonica favoriscono lo sviluppo di fioriture di alghe, che a loro volta assorbono luce e ossigeno dall'acqua, contribuendo a soffocare la vita marina. Non c'è da sorprendersi, perché la chimica di base degli oceani non ha mai raggiunto tali livelli di alterazione da millenni.
[Acqua]: L'uso massiccio di fertilizzanti commerciali inclusi nei deflussi agricoli scorre dai campi all'oceano a causa delle piogge o delle pratiche di irrigazione. L'eccesso di nutrienti negli oceani contribuisce a ridurre la quantità di ossigeno negli oceani e ad aumentare la temperatura dell'acqua. Questi aspetti favoriscono l'aumento delle zone morte negli oceani. Gli scienziati hanno identificato 415 zone morte in tutto il mondo, la più grande delle quali si trova nel Mar Arabico e copre quasi 63.700 miglia quadrate.
[Nutrizione per Tutti]: Gli oceani forniscono nutrimento e proteine di alta qualità. Tuttavia, la contaminazione delle acque da parte della plastica non solo si accumula nei tessuti degli animali, ma favorisce anche l'agglomerazione di metalli pesanti e altri contaminanti che, una volta consumati, passano dalla fauna marina all'uomo.
[Clima e Rigenerazione della Terra]: Gli oceani sono sistemi complicati che funzionano perfettamente se vengono rispettati i delicati equilibri tra la vita marina, gli ecosistemi marini e le reti alimentari oceaniche. Il 50% della copertura di coralli vivi delle barriere coralline è andato perduto dagli anni '70 del XIX secolo e in futuro è prevista la morte di oltre il 90% dei coralli entro il 2050.
I partecipanti indagheranno sulle strette interconnessioni tra oceani e cambiamenti climatici. Aspetti come perdita di habitat, acidificazione degli oceani, e eutrofizzazione sarà affrontato in maniera specifica insieme alla pluralità di servizi ecosistemici che gli oceani forniscono. Verranno prese in considerazione sia le cause naturali che quelle antropiche, tra cui le cause dell'inquinamento interno, insieme alle migliori pratiche.