Si conclude la IV edizione del Boot Camp che forma Climate Shapers al Paideia Campus di Pollica

Con la conclusione della settimana romana del Food System Summit + 2 Stocktaking Moment si conclude anche la IV edizione del Boot Camp che forma Climate Shapers al Paideia Campus di Pollica: Il Future Food Institute con la mostra “EuCarestia – No Food Tomorrow” lancia un appello “Non sarà solo una soluzione tecnologica a salvarci, ma una rivoluzione culturale: uno stile di vita che, in modo concreto e tangibile, va oltre i proclami politici”.

Il 29 luglio si conclude a Pollica  un mese durante cui si sono svolti due importanti Boot Camp sui modelli di rigenerazione ecologica integrale (il primo sulla Gastro-diplomazia e il secondo, storico per formare “Climate Shapers”), e allo stesso tempo termina a Roma la settimana del Food System Summit organizzato dalle Nazioni Unite – un summit che, ancora una volta, si pone come obiettivo la “Fame Zero”. 

«Al summit a Roma sono state lanciate parole sempre più allarmanti che posizionano l’asticella delle aspettative globali sempre più in alto: per raggiungere l’obiettivo “Fame Zero” dovremo faticare il doppio con la metà del tempo disponibile.

Da quattro anni a Pollica, al nostro Paideia Campus accogliamo giovani da tutto il mondo per progettare insieme soluzioni concrete ispirati dal modello di sviluppo ecologico integrale ampiamente visibile da millenni nella Dieta Mediterranea, un sistema fondato su una profonda coscienza ecologica. Non solo cibo, ma uno stile di vita e un intero sistema di sviluppo che potrebbe essere riassunto nel concetto dell’algoritmo della longevità. Quest’anno l’hackathon del boot camp è finanziato dall’Unione europea NextGenerationEU, all’interno del Bando Borghi.

Il Cilento è un territorio educante e un ecosistema di innovazione da prendere come modello per la vera realizzazione non solo l’obiettivo Fame Zero, ma tutti gli obiettivi che confluiscono nella visione di sviluppo ecologico integrale: non parole, bensì politiche, progetti e azioni concrete. Perché non sarà solo una soluzione tecnologica a salvarci, ma una rivoluzione culturale: uno stile di vita che, in modo concreto e tangibile, va oltre i proclami politici», dichiara Sara Roversi, Presidente di Future Food Institute.

Avviato nel 2019 dal Future Food Institute e dalla FAO, il movimento internazionale di attivisti climatici approda per il quarto anno al Paideia Campus con una grande novità: la partnership con l’agenzia dell’ONU per lo sviluppo, UNDP, con cui Future Food Institute ha siglato un memorandum strategico focalizzato sulla formazione dei giovani. Oggi il programma, incentrato sulla multidisciplinarietà, internazionalità, intergenerazionalità, e sullo sviluppo e formazione integrale della persona vede la collaborazione di numerosi partner come Food for Mind; Aurora Fellows; Rimun; CoFSA; Change For Planet e The Climate Reality Project, fondato da Al Gore, e la rete India e Indonesia.

Quasi a rispondere alle proiezioni sempre più allarmanti emerse dal Food System Summit – che prospettano la possibilità di raggiungere l’obiettivo “Fame Zero” impiegando soluzioni tecnologiche o strumenti finanziari in tempi ristretti, Future Food Institute ha deciso di inaugurare a Pollica una mostra che, pur ponendo in rilievo la problematica, propone soluzioni: EuCarestia – No Food Tomorrow, che si concluderà il 5 settembre in occasione del “Premio Angelo Vassallo”.

La parola EuCarestia indica l’eventualità di una carestia in Europa: è così che dev’essere letto il muraled (murales e led) bicolore dell’artivista (artista e attivista) inglese Isapamois. L’installazione contemplativa del collettivo {[(etica)estetica]anestetica}, che sarà proiettata sulla Torre Normanna del porto di Acciaroli, incita però a trasformare le parole in azioni; a non scambiare gli “strumenti” (finanziari, digitali, economici) per soluzioni. Stimola un dialogo critico su tematiche senz’altro di necessaria discussione, ma soprattutto di urgente azione: la sicurezza alimentare globale e la crisi climatica che colpisce il Mediterraneo – e non solo – minacciandone patrimoni e biodiversità. 

Grazie alle competenze di TRAMA Creative Studio e alla collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova, il collettivo artistico {[(etica)estetica]anestetica} ha infatti realizzato una serie di NFT (non-fungible token) che riproducono alcuni cibi base della Dieta Mediterranea osservati al microscopio, vittime della perdita di biodiversità: Olio, Vino, Grano e Acqua di Mare. Ingredienti sacri da cui partire per rendere effettiva una rivoluzione culturale e un nuovo mindset condiviso capace di mettere al centro i valori e i bisogni essenziali dell’uomo e del pianeta. Ogni NFT — il cui acronimo è stato creativamente adattato al titolo della mostra, No Food Tomorrow — è inserito dentro a un’architettura “sacra”: un trittico di tabernacoli, denominato NFTryptic, e un confessionale, denominato coNFTessional. 

La mostra valorizza infatti elementi “sacri” – non solo per la cultura cristiana – provenienti dal Comune di Pollica; risorse preziose, simboli e rituali che vanno preservati e tramandati alle future generazioni; patrimoni materiali e immateriali di un ecosistema unico al mondo – il Mediterraneo – che, come sottolinea Sara Roversi (Presidente del Future Food Institute e Paideia Campus) «è stato il primo vero internet dell’umanità, capace di connettere popoli, culture, cibo, idee».

Future Food Institute, assieme al Centro Studi Dieta Mediterranea “Angelo Vassallo” del Comune di Pollica, ha a cuore la salute del suolo, la protezione della biodiversità e delle risorse essenziali del pianeta. La tragedia che ha colpito l’Emilia Romagna ci ha spinti a voler unire le forze per ricostruire gli orti e i giardini delle scuole dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna più colpiti dall’alluvione. Grazie alla cooperazione con il collettivo {[(etica)estetica]anestetica} e TRAMA Creative Studio, con gli N.F.T. di EuCaristia – No Food Tomorrow potrai supportare la nostra causa.

«Il progetto parte simbolicamente proprio dal cuore del Mediterrano: Pollica, culla e Comunità Emblematica della Dieta Mediterranea, e tutto il Cilento, la cui profonda coscienza ecologica ha radici profonde tremila anni; un perfetto equilibrio tra uomo e natura. Abbiamo scelto di far partire la nostra riflessione da qui non solo perché questo patrimonio culturale e naturalistico va protetto e tutelato, ma perché Pollica rappresenta un modello per proteggerlo e tutelarlo. Una rigenerazione ecologica integrale può e deve partire non da grandi parole, ma da piccoli ingredienti — olio, pane, grano, acqua — che possono fare davvero la differenza dei sistemi alimentari. Perché olio, pane, grano e acqua – le basi di ogni pietanza mediterranea – possono diventare veri veicoli di cambiamento. Un cambiamento che può realizzarsi tramite una gastronomia della salute, (equilibrata e biodiversità), della sostenibilità (stagionale e antispreco) e dell’inclusione (con la celebrazione delle culture, dove il rituale del convivio diventa una scuola di pace)», dichiara Sara Roversi, Fondatrice di Future Food Institute.

«É un sogno che si realizza, vedere ragazzi che da tutto il mondo scelgono di vivere Pollica per approfondire il valore della Dieta Mediterranea, facendo tesoro dell’insegnamento di Ancel e Margaret Keys: “mangiare bene è il primo passo per stare bene”. 

Ormai molti oggi parlano di Dieta Mediterranea; altri la studiano perché spinti dalla curiosità di comprendere le dinamiche che portano alla lunga vita dei nostri centenari. 

Pochi, troppo pochi sono coloro che hanno compreso il vero valore sistemico dello Stile di Vita Mediterraneo che, se adeguatamente attualizzato, può rappresentare il modello di sviluppo per il mondo moderno in grado di affrontare sfide globali come l’accesso democratico al cibo, la salvaguardia della biodiversità, fronteggiare il dissesto idrogeologico, definire nuovi modelli sanitari, valorizzazione le risorse dormienti delle aree marginali del mondo e perché no… “campare cento anni”, esattamente come ha fatto Ancel Keys che ha aveva scelto di vivere a Pioppi/Cilento, terra incontaminata e dalla sterminata bellezza. Ora è il tempo di fare!», dichiara Stefano Pisano, Sindaco di Pollica.

«La cura è un elemento cardine del vivere mediterraneo. La cura per qualcosa che riteniamo scontato e che potrebbe non esserlo in futuro merita uno sforzo contemplativo. Il cibo, la religione e l’arte hanno il grande potere di meravigliare, stupire, e al tempo stesso far riflettere. L’estetica più profonda della natura del cibo, emersa dalle bellissime immagini ottenute al microscopio, ha valenze astratte e matematiche che elevano l’immagine del cibo ad arte. Noi creativi abbiamo il dovere sociale di contribuire al dialogo tra coloro che possono guidare il cambiamento», dichiara Andrè Guìdot, fondatore del collettivo artistico {[(etica)estetica]anestetica} e regista dell’installazione EuCarestia.

AGENDA SABATO 29 LUGLIO

Marina di Acciaroli – Molo di sopraflutto

21.30 _ EuCarestia – No Food Tomorrow

Intervengono:

Stefano Pisani– Sindaco del Comune di Pollica

サラ・ロヴェルシ – Presidente del Future Food Institute

Andrew Bovarnick – Global Head, Food and Agricultural Commodity Systems, UNDP

Andre Guidot – Fondatore del collettivo artistico {[(etica)estetica]anestetica} e regista dell’installazione EuCarestia.

22.00 _ Franco Arminio presenta Sacro Minore accompagnato da Livio e Manfredi