L’impegno è stato definito «una pietra miliare nella storia dei sistemi alimentari e dell’agricoltura»
Ieri, a Dubai, si è verificato un evento di portata storica. Con una presa di consapevolezza importante nella lotta contro il cambiamento climatico, oltre 130 paesi hanno firmato la Dichiarazione dei Leader sui Sistemi Alimentari, l’Agricoltura e l’Azione Climatica. Questo impegno, annunciato dalla Ministra del Clima degli Emirati Arabi Uniti, Miriam Almheiri, rappresenta un passo davvero fondamentale verso la riduzione delle emissioni di carbonio nel sistema alimentare globale.
Con questa Dichiarazione sottoscritta da Paesi che rappresentano circa 5,7 miliardi di persone, l’agricoltura e i sistemi alimentari sono finalmente riconosciuti come attori cruciali nella lotta al cambiamento climatico. Non è il primo anno che il cibo compare nell’agenda COP, ma di certo – dopo ieri – è emerso come attore e motore di cambiamento. Non solo cibo per tutti, ma – tramite il cibo – possibile salvezza per tutti: perché modelli sostenibili di produzione e consumo alimentare rappresentano delle armi concrete contro l’emergenza globale. D’altronde, il cibo ha dimostrato il suo potere già accordando, in un’unità globale, USA, Cina e Brasile, tra i firmatari della Dichiarazione.
In questo contesto, il discorso del nostro Primo Ministro Giorgia Meloni al Summit è stato assolutamente significativo. L’Italia, situata in una delle «zone calde» del clima del pianeta, si impegna a raddoppiare il suo sostegno ai Paesi in via di sviluppo entro il 2025, in particolare all’Africa. Un approccio niente affatto caritatevole, né tanto meno paternalistico o predatorio, ma che, anzi, mira a creare una cooperazione tra pari, una strategia volta ad aiutare questi Paesi a edificare una prosperità – non solo alimentare, ma anche economica e sociale – fondata sulle proprie risorse.
Leggi l’articolo su LaStampa.